E.M.D.R.
Eye Movement Desensitization and Reprocessing
L’EMDR è l’acronimo di Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari. E’ una metodologia psicologica sviluppata negli anni ’80 a partire da una intuizione della Dott.ssa Francine Shapiro, indirizzata al trattamento di disturbi emotivi causati da eventi traumatici.
L’EMDR è stato oggetto di vaste ricerche e lavori sperimentali in diverse parti del mondo, uscendo nel 1995 dal campo sperimentale, per entrare a pieno titolo fra i metodi standard applicati con successo nella terapia del disturbo post-traumatico da stress.
E’ un approccio che, incentrato sul paziente, permette di facilitare la mobilitazione delle sue risorse terapeutiche.
La persona sofferente è considerata secondo le tre dimensioni fondamentali: biologica, psicologica e sociale.
Nel corso dell’intervento sono sempre tenuti presenti gli aspetti cognitivi, emotivi e comportamentali.
Viene considerata rilevante la storia passata, l’origine anche inconscia degli impatti traumatici e la loro evoluzione patologica. Viene fatta seguire poi l’elaborazione adattiva dell’informazione.
L’EMDR è usato fondamentalmente per accedere, neutralizzare e portare a una risoluzione adattiva i ricordi di esperienze traumatiche che stanno alla base di disturbi psicologici attuali del paziente.
Queste esperienze traumatiche possono consistere in:
- Piccoli/grandi traumi subiti nell’età dello sviluppo
- Eventi stressanti nell’ambito delle esperienze comuni (lutto, malattia cronica, perdite finanziarie, conflitti coniugali, cambiamenti)
- Eventi stressanti al di fuori dell’esperienza umana consueta quali disastri naturali (terremoti, inondazioni) o disastri provocati dall’uomo (incidenti gravi, torture, violenza)
Indicazioni terapeutiche dell’E.M.D.R.
Oggi è usato in tutto il mondo con efficacia non solo per lo stress post-traumatico ma anche in caso di attacchi di panico, disturbi d’ansia, ansia da prestazione.
Rimane evidente la sua incisività nel trattamento di abusi sessuali o fisici, nell’affrontare lutti complicati, e nei disturbi dissociativi.